- Buona Santa Pasqua -

-La Settimana Santa-



La domenica precedente la Pasqua è chiamata Domenica delle Palme e ricorda l'entrata di Gesù in Gerusalemme fra la folla che sventola, in segno di festosa accoglienza, rami di palma.  Sarà acclamato come Salvatore ma quella stessa folla, incredibilmente,  gli volterà le spalle  e lui sarà condannato a morte. Il mistero pasquale, per me, comincia qui... con una folla che cede al male rinunciando al suo stesso bene.

Lunedì della settimana santa.  La chiesa celebra l'amicizia, ricordando quella  fra  Gesù e i suoi amici, Marta, Maria e Lazzaro.
Amicizia è una relazione dove l'affetto e la simpatia costruiscono fiducia, sostegno, e producono bene.

Il Martedì Santo è il giorno dello sdegno che ricorda quello di Gesù che scaccia i mercanti  accusandoli di aver trasformato il tempio in un luogo dedito al denaro e al profitto personale. Sacrosanto sdegno!
Questo episodio evangelico ricorda tempi e fatti della nostra storia recente ma quel che manca, ahimè, è un pubblico sdegno.

Nel giorno  di mercoledì della settimana santa si ricorda il tradimento di Giuda che vende  Gesù  per
 30 denari guadagnandone il disprezzo perenne dei posteri.
Oggi è  il giorno adatto a ricordare i  nostri tradimenti che non vorremmo nè vedere nè riconoscere.

Il giovedì Santo è il giorno in cui si ricorda l’Ultima Cena, la passione, la morte e resurrezione di Gesù.  
Nella sera vengono coperte le croci e legate le campane in segno di profondo lutto.
E' il giorno della lavanda dei piedi, come fece Gesù con i discepoli, ed è il giorno in cui i vescovi  consacrano gli oli santi per i riti  religiosi  che 
verranno celebrati nel corso dell'anno.
In questo periodo, ogni cosa, ogni fatto mi riporta alla condizione di coronavirus che stiamo vivendo. Penso ai tanti lutti, alla sofferenza, alla paura di ammalarsi o che a farlo siano i nostri cari e mi sento come gli apostoli che non capivano bene quel che stava succedendo e la portata degli eventi.
Forse quest'anno potremo capire meglio la Pasqua e sentirci maggiormente empatici verso i patimenti di Gesù.

Il Venerdì Santo è il giorno della morte di Gesù che fu condannato da alcuni potenti  benpensanti a cui non garbava si spargesse la voce che gli uomini sono tutti uguali di fronte a Dio e agli uomini stessi.
Che  la legge è fatta per l'uomo e non l'uomo per la legge.
Che chi è ricco deve spartire col povero a cui è debitore.
Che non è lecito uccidere, rubare, fare quei propri comodi che danneggiano l'altro e la società.
Che la violenza è sempre una colpa.
Quell'uomo scomodo  è morto in croce ma i suoi insegnamenti sono stati portati nel mondo dai suoi seguaci affinchè potessero germogliare dentro gli  animi di tutte le genti.

Il Sabato Santo è il giorno del silenzio e la chiesa, in questo giorno, non prevede  alcuna liturgia, non viene consacrata l'ostia e neppure viene impartita la comunione.
La notte del Sabato Santo si partecipa a una veglia, possibilmente attorno al fuoco, divisa in tre momenti:
- la liturgia del fuoco  con l’accensione del cero pasquale  portato in processione in chiesa
- la liturgia della Parola  con sette letture che narrano la storia  dall’Antico Testamento alla vita nuova in Cristo risorto
- la liturgia battesimale, nella quale i fedeli rinnovano le promesse del proprio battesimo.

Domenica della Santa Pasqua
Gesù, come aveva detto, è risorto, ora è tempo di gioia, gioia senza fine, è speranza solida e sicura.
In ogni domenica dell'anno, e per gli anni a venire, la chiesa celebrerà il sacramento dello spezzare del  pane e  del versare il vino, gesti che Gesù ha compiuto durante l'ultima cena dicendo: "fate questo in memoria di me". 
Gesù ci ha così insegnati  il sentimento della  fratellanza e l'impegno verso il  prossimo. 

Il lunedì dell'Angelo è il giorno in cui si ricorda un episodio accaduto l'indomani della crocifissione.
"Il Vangelo racconta che Maria di Magdala, Maria madre di Giacomo e Giuseppe, e Salomè andarono al sepolcro, dove Gesù era stato sepolto. Andarono con olii aromatici per imbalsamarne il corpo ma lì trovarono il grande masso che chiudeva l'accesso alla tomba spostato e,  smarrite e preoccupate,  cercarono di capirne il senso. Subito  apparve loro un angelo che disse: 
"Non abbiate paura, voi! So che cercate Gesù il crocifisso. Non è qui! È risorto come aveva detto; venite a vedere il luogo dove era deposto" (Mc 16,1-7). E aggiunse: "Ora andate ad annunciare questa notizia agli Apostoli", ed esse si precipitarono a raccontare l'accaduto agli altri".















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